COME IL LUPO DIVENNE CANE
Vi abitava povera gente che, per vivere, lavorava la terra e raccoglieva i prodotti del bosco. Vicino al villaggio c’era una grande foresta dove gli abitanti si recavano quasi tutti i giorni per fare legna che sarebbe servita a costruire le loro capanne, ad accendere il fuoco, a riscaldarsi, a cucinare e anche per raccogliere funghi e altri prodotti di cui la foresta era ricca. Nel bosco abitava anche un lupo, cattivo e feroce, che assaliva gli uomini e se li mangiava.
Nel piccolo villaggio fatto di capanne col tetto di paglia si raccontavano molte storie di sventurati che erano caduti nelle fauci del lupo e tanta era la paura di coloro che si avventuravano nella foresta, ma il bisogno di legna e di cibo li spingeva sempre ad entrare. Nel piccolo villaggio fatto di capanne col tetto di paglia abitava anche una famigliola, padre, madre e un bambino di circa dieci anni chiamato Remo.
Costui, ogni volta che il padre era nella foresta per raccogliere legna, vi entrava per portargli la colazione e un bel giorno, si trovò faccia a faccia con il lupo cattivo. Il lupo, appena lo vide, pensò che quel bambino indifeso sarebbe stato per lui un facile pasto e gli si avventò contro per divorarlo, ma il bambino, anche se ancora molto piccolo, era già molto furbo ed intelligente. Aveva portato con sé una pagnotta in più e, quando il lupo fu abbastanza vicino, gliela lanciò. Il lupo, attratto dalla fragranza della pagnotta appena sfornata, la prese, se la mangiò soddisfatto, e risparmiò il bambino.
Questa storia si ripeté per parecchi giorni perché il lupo aspettava sempre il bambino per mangiarsi la pagnotta che lui ogni volta gli lanciava. Fu così che il lupo ed il bambino divennero amici a tal punto che il lupo decise di uscire dalla foresta per seguire il bambino fino alla sua casetta col tetto di paglia e non fece più ritorno nella foresta.
Tra loro si instaurò un legame di amicizia così forte che il lupo divenne un mansueto cane, da allora in poi il più fedele amico dell’uomo.